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Si puo' convivere uomo+uomo?

Problematiche, vantaggi e svantaggi di una convivenza.

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  1. Tetrabyte
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    Dicono che la convivenza uccida un rapporto.
    Sarà vero ? Voi che ne pensate? :o: :huh:
     
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  2. JO_RM
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    Ho amici etero che la pensano così, amici gay che stanno insieme (convivendo) da 20 anni, altri che si sono lasciati dopo 5 anni di "fidanzamento" e pochi mesi di convivenza!!!
    Purtroppo non posso dire la mia personale! E' un'esperienza che mi manca, ma che vorrei davvero fare!
    Sento proprio il bisogno, ma soprattutto lo vedo come passo naturale, di convivere e condivedere quindi ogni tipo di momento!
    Anche, se non soprattutto, per poter meglio godere degli spazi che ci si riserva per sè anche all'interno della convivenza!
    Per cui... no, non lo so per averlo provato, ma sono certo che la convivenza non uccida un rapporto... a meno che non fosse già bisognoso di eutanasia!
     
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  3. Tetrabyte
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    Sig. JO_RM...

    A te quest' esperienza manca, io invece ne so qualcosa dopo anni di convivenza con una persona del mio stesso sesso.
    Per questo motivo, ho proposto l'argomento.
    Mi trovo d' accordissimo con te JO quando dici che lo senti come un passo naturale nel rapporto tra due persone, se non altro per condividere più tempo possibile insieme al partner, specialmente in questi tempi frenetici dove non si ha mai tempo da dedicare ai propri amori. Qualunque essi siano.
    Potrebbe essere di per sè già motivo sufficiente questo per giustificare una convivenza tra due persone che si amano, in questo caso due uomini. Ma allora perché la mia storia, come molte altre, salde e consolidate, all'apice del progetto magari... finiscono per soccombere in grande percentuale?
    Ho sviluppato col tempo e con l'esperienza il mio pensiero.
    Credo, nel mio piccolo, che non sia tanto il concetto di per se... quanto la forma che le diamo.
    Mi spiego meglio.
    Due uomini che decidono di passare un pezzo o tutta la loro vita insieme, vuoi per bisogno o per necessità scelgono di coabitare e convivere. La forma che assume la cosa è subito un'emulazione della coppia etero, ricostruiamo in effetti con quasi le stesse modalità una copia del modo di convivere (più o meno fedele) della coppia classica etero.
    Forse per cultura, o forse per altro, si finisce per avere le stesse linee guida. Quanto è giusto tutto ciò? E soprattutto ...quanto giova?
    Possiamo noi pensare che i stessi meccanismi di convivenza di una coppia etero possano funzionare in una coppia omo?
    Sebbene l'animo umano sia il medesimo e l'amore non fa distinzione di sesso, mancano secondo me dei fattori che se non sostituiti con qualcos'altro di altrettanto valido inevitabilmente portano ad una rottura e alla separazione distruggendo il rapporto.
    Gelosia, ruoli, lavoro, difficoltà... sono molti i fattori che concorrono...anche il collante che può offrire una famiglia con una prole manca.
    E questo, mi consenta.. non gioca certo a favore, ma anzi rende meno spinoso e molto più facile un' eventuale disfatta.
    In più dobbiamo metterci dentro la vera natura dell' uomo, meno incline al sacrificio, meno cerebrale, meno fedele nel corpo della donna e tutte quelle problematiche che un rapporto uomo-uomo porta con se.
    Detto ciò, credo che forse la chiave sia proprio costruire una convivenza su misura. Liberandoci di certi stereotipi e certe convinzioni eradicate culturalmente in noi. E nemmeno così penso sia facile una convivenza. E' difficile tra uomo-donna, figuriamoci in altre tipologie di rapporto.
    Gli equilibri in una società senza regolamento del settore e senza una validità civile sono talmente delicati che potresti vedere tutti i tuoi sforzi svanire in un istante. Anni di costruzione e lavoro per poi ritrovarsi daccapo e soli.
    Concludo consigliando (se posso) comunque di provarci, almeno avrete vissuto un sogno che avevate anche non dovesse andar bene.
    Quello che ho capito è che la convivenza tra uomini può funzionare...ma richiede un cambio di mentalità e possibilmente tanta originalità senza scopiazzare nessun altro tipo di convivenza, rinnovando ogni giorno il rapporto e godendo attimo per attimo tutto ciò che abbiamo guadagnato.
     
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  4. JO_RM
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    Caro Tetrabyte, la tua risposta mi piace moltissimo! Un po' perchè appunto mancandomene l'esperienza mi fa piacere sentire come l'hanno vissuta gli altri, un po' perchè gli spunti di riflessione sono interessanti.
    Tralascio per ora, magari lo affronteremo in seguito, il discorso della fedeltà... vabbè.... forse tralasciarlo mi fa comodo, ma non è per questo.
    Tra le cose che dici, la più importante mi sembra essere quella della prospettiva diversa per la vita di coppia!
    Non ti nascondo che io partirei per l'emulazione della vita di coppia etero! Come dici tu probabilemnte è una questione di cultura, una ricerca di riscatto nell'omologazione, ma forse anche il fatto che sia l'unico modello che abbiamo e che non è facile pensare di partire con una cosa così importante e contemporaneamente creare un nuovo modello o un nuovo stile!
    Non che non ci abbia mai pensato anche io... risolvo, si fa per dire, la cosa, dicendo che il riferiemnto della coppia classica è comunque un punto di partenza e, non avendo appunto mai fattane l'esperienza, non posso che pensare che sia un modo come un altro.
    D'altro canto, la riflessione si potrebbe (forse si dovrebbe) ampliare oramai anche alle coppie etero, se mi guardo intorno, tra parenti ed amici, le coppie separate oramai mi sembrano essere la maggioranza! Ma anche questo è un altro discorso e peraltro completamente OFF TOPIC a quello di partenza! Magari lo affronteremo con altri post.
    Convivenza su misura dici... ma forse il problema sarebbe anche... la misura di chi?! Come dici anche tra uomo e donna un giusto equilibrio è difficile! Si riuscirebbe davvero a mediare le esigenze di entrambi?
    D'altro canto penso, ma non è propriol'impegno maggiore che la mancanza di una codificazione legale e riconosciuta richiede ad esser già una sorta di garanzia???
    Nel senso, se devo anche superare difficoltà che le coppie etero non hanno e comunque decido di farlo, non vuol dire che ci tengo veramente a che le cose funzionino?
    Sai, paradossalmente secondo me una convivenza lunga che finisce è meno "fallimentare" di una breve!
    Perchè negli anni si cresce, si cambia, forse non ci si è mossi nella stessa direzione da un certo punto in poi! Però se è durata sicuramente ha per un bel po' funzionato.
    Viceversa mi chiedo, come dicevo nel mio primo post se la fine di una storia immediatamente a ridosso dell'inizio di una convivenza non sia semplicemente l'epilogo di qualcosa che già era al sipario!
    Naturalmente, Tetrabyte, parlo in generale, non sto dando un parere sulla tua esperinenza.
    In ogni caso, prendo il tuo ultimo periodo, come un augurio!
    CITAZIONE
    la convivenza tra uomini può funzionare...ma richiede un cambio di mentalità e possibilmente tanta originalità senza scopiazzare nessun altro tipo di convivenza, rinnovando ogni giorno il rapporto e godendo attimo per attimo tutto ciò che abbiamo guadagnato.
     
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  5. _avalon
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    che ne pensate di questo articolo?

    http://bit.ly/1kOZv53
     
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  6. BliZZ85
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    Ho letto l'articolo che hai postato e credo che in linea di massima le cose che affermano possano essere vere, ma che non rappresentino la realtà in modo oggettivo.
    Tendenzialmente considerare le coppie omosessuali più affiatate e felici di quelle "tradizionali" basandosi solo su una diversa ridefinizione dei ruoli nel rapporto coniugale mi sembra alquanto semplicistico.
    Ogni coppia (omosessuale o non) concepisce la propria dimensione coniugale secondo dei parametri dettati da tanti fattori. Prima di tutto c'è una questione di compatibilità di fondo: due persone che decidono di stare insieme e di essere una coppia portano con sé un proprio bagaglio di esperienze, educazione, principi, abitudini, tratti della personalità e del carattere che devono scontrarsi inevitabilmente con quelli del partner e portare possibilmente ad un'accetazione che è la base della relazione stessa.
    C'è poi la questione dell'essere coppia agli occhi della società; qui entra in gioco il rapporto inserito nella dimensione sociale dei rapporti con gli altri. Non c'è dubbio che una coppia eterosessuale possa essere giudicata diversamente da una omosessuale per via dei retaggi culturali che ci portano ad accettare senza problemi la prima e ad avere delle riserve mentali e dei pregiudizi sulla seconda. In questo caso la coppia omosessuale è discriminata già in origine sulla base della natura stessa della relazione che non segue i canoni della normalità. Una coppia omosessuale deve quindi affrontare, oltre agli eventuali problemi intrinsechi al rapporto di coppia, anche le discriminazioni e il giudizio dettato da voci esterne.
    Per quanto riguarda la questione del "potere coniugale" richiamata dall'articolo, si fa riferimento ad un conflitto latente nel rapporto di coppia tradizionale laddove le donne tendono sempre più ad insidiare il ruolo di "capofamiglia" normalmente spettante alla figura del compagno/marito.
    Sempre secondo l'articolo, nelle coppie omosessuali invece questo conflitto non esiste in quanto si parte da un'uguaglianza sostanziale di fondo: non esiste un "sesso debole" in quanto entrambi i partner hanno lo stesso sesso e il fatto di ricoprire mansioni ritenute più da donna o da uomo è attribuibile alle attitudini e alle scelte personali di ognuno.
    Se le coppie omosessuali devono combattere l'omofobia e il pregiudizio, mentre sono più equilibrate nel rapporto di coppia, quelle eterosessuali sono universalmente accettate ma al loro interno esiste tradizionalmente una netta distinzione tra il ruolo dell'uomo e quello della donna. Questa ripartizione rigida delle competenze, comincia a star stretta soprattutto alle donne che sacrificano il proprio desiderio di realizzarsi professionalmente e non, in favore dello status di madri e mogli.
    Il problema quindi non si pone sull'identità di genere dei membri della coppia ma bensì sul tentativo di combattere certi giudizi di valore e certi pregiudizi che valgono sia per le coppie gay che per quelle etero.
    Se le coppie omosessuali hanno cominciato questa lotta praticamente da subito, andando contro le correnti tradizionaliste e conservatrici, in quelle etero si sta verificando un profondo cambiamento che ha sovvertito il rigido schema della famiglia patriarcale vecchio stampo a favore di un rapporto dove la donna possa emanciparsi e l'uomo possa liberarsi dal ruolo a volte troppo stretto di colonna portante del nucleo familiare.

    Edited by BliZZ85 - 5/3/2014, 16:36
     
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  7. JO_RM
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    Wow! che bell'articolo Blizz!
     
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6 replies since 30/7/2013, 19:09   138 views
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