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Vivere con l'HIV... vi racconto una storia

...non intendo solo essere siero positivi o malati di AIDS, ma vivere sapendo sempre che l'HIV c'è!!!

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  1. JO_RM
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    Ciao a Tutti, un argomento serio, qualcosa di cui non si parla piu' o di cui forse non si parla abbastanza spesso, neanche tra noi che siamo... come si dice... ah, si.. una categoria a rischio!!!
    Ecco quindi che vi invito a dire la vostra.
    Come scrivo nelle descrizione, Vivere con l'HIV non vuol dire solo il vivere di chi è siero positivo o malato di AIDS, ma il vivere di chi, giovane, giovanissimo, meno giovane, ha una vita sessualmente attiva (in senso che fa sesso!!! Che nessuno pensi che stia parlando di ruoli!!! :) ) dicevo.. ha una vita sessuale e deve per forza fare i "conti" con queste realtà!
    Ho deciso di partire con un racconto... è un racconto auto biografico... no, non mio, intendo dire che è una storia vera, raccontata in prima persona... la leggerezza con cui è stato scritto non toglie nulla al monito che rappresenta!
    Buona lettura... aspetto commenti sul racconto e sul topic!

    CITAZIONE

    Cronaca semiseria di un'esperienza tutt'altro che banale



    Tutto è nato con un normale prurito... o forse non era un normale prurito.... ovvio, dopo l'indigestione di pistacchi fatta assieme alle colleghe mentre andavamo in giro per la città... senza dimenticare la mangiata pantagruelica che ne è seguita.

    Notte insonne, strane macchie sul corpo che sembravano volersi dilatare ed esplodere come macchie solari e quel senso di fastidio che non voleva abbandonarmi... ultima spes, dopo la diagnosi di mamma " non è varicella, morbillo o rosolia", una lunga attesa in pronto soccorso... diagnosi.. uno sfogo della pelle e tante cremine da applicare.

    Passa il prurito e arriva un'ulteriore sfogo alla pelle: la vecchia volpe del medico di base prescrive, en passant, anche il test per l'hiv... non si sa mai....

    ... e il non si sa mai si è tramutato nella diagnosi di sieropositività.... e la domanda, probabilmente per confortarmi " vuoi dei sonniferi per questa notte? no dottore, domani lavoro e non voglio essere rimbambito..."

    reazione? nè pianti nè urla nè capelli strappati... sono abbastanza filosofo da non piangermi addosso: non sono un assatanato, non sono uno scopatore di facili costumi ma qualche giro in giostra senza goldone me la sono fatta... e adesso devo pensare a una nuova fase della mia esistenza.

    telefonata a mamma (e a papà via skype): gli esami non sono andati come dovevano andare e domani mattina ho l'impegnativa per il reparto di infettivologia e malattie tropicali dell'ospedale locale.

    durante la notte, dormo come un sasso, forse la miglior dormita di quel periodo... e la mattina dopo mi presento con il mio bel foglietto rosso in pronto soccorso... non so bene dove andare, devo pagare il ticket... il caos dei principianti insomma.

    infermiera: in bocca al lupo, ne avrai bisogno...

    sono parole che risalgono al 2010 ma ancora me le ricordo... dopotutto gli avvenimenti importanti della mia esistenza sono sempre accaduti intorno al periodo natalizio...

    a dispetto della carineria dell'infermiera (e sono convinto che tuttora l'abbia detto in buonissima fede), io mi sento bene, oserei dire quasi euforico... non mi sento un appestato, non mi sento gli occhi puntati addosso come un laser e non vedo gente che mi addita come se improvvisamente mi fosse spuntata una coda e un paio di corna.

    è sabato, reparto quasi vuoto e la dottoressa che mi segue mi rimanda al lunedì.... unica cosa: un ulteriore prelievo del sangue (gli esami precedenti li ho fatti in un ambulatorio privato)... telefonata a mamma (che aveva già telefonato temendo una mia sbandata con conseguente funerale in allestimento) e rassicurazioni del caso: ho persino fatto colazione, cosa per me poco abituale...

    vado al lavoro, giornata standard... cioè mi incazzo come al solito con la mia responsabile, con i clienti, con il mio amato gruppo di lavoro... sono io, non sono cambiato... ho solo scoperto di essere sieropositivo.

    domenica, giorno del riposo... ore antelucane suona il campanello del portone: mamma.... soliti convenevoli, sono vivo, ho temuto che facessi qualcosa di irreparabile.... alla fine la domanda topica: chi è stato? mamma, non hai capito... siamo stati in due a farlo senza preoccupazioni, stai tranquillo che non mi drogo... è stato sesso, quella paura che tanto ti spaventa perchè non ti va a genio che tuo figlio non lo faccia con una donna ma con un uomo.

    lunedì: entro nuovamente in reparto, prendo il biglietto come dal salumerie e attendo che chiamino il mio numero... sembra una scena di philadelphia con tom hanks e il suo walkman che aspetta di sapere l'esito dei suoi esami... peccato che io l'esito ce l'abbia in mano :-)
    infermiera carinissima, mi scambia per un habituee del reparto... ehm, come dire, sono una new entry e non so come comportarmi, cosa fare cosa dire.... ci pensa lei con un sorriso a rassicurarmi che la mia privacy è tutelata e si fa le fotocopie della tessera sanitaria (scopro che la tessera sanitaria ha una scadenza wow wow e ancora wow) e mi fa compilare i moduli per l'esenzione... poi mi indica la sala d'attesa e dice di aspettare che il cicalino chiami il numero per il colloquio con il medico.

    mi guardo intorno, varia umanità: mi stupisco che non ci sia un'età standard... vedo coetanei, persone molto più grandi di me e di varia nazionalità... chi legge il giornale, chi gioca con il cellulare... una normale sala d'aspetto salvo che nessuno chiede "chi è l'ultimo per entrare dal dottore?"

    colloquio con il dottore: mi spiega un po' la procedura da seguire e mi da appuntamento a 15 giorno dopo... mi rassicura che non è detto che abbia bisogno di prendere medicine e di continuare la mia vita... mi dice di avere fiducia in me stesso!!!! e questa è una grande cosa per me... non gli interessa colpevolizzarmi o farmi sentire un numero: a lui interessa che io sia un uomo che sta bene.

    15 giorni dopo: infermiera che ormai mi considera un veterano... e colloquio con il medico. Non ho mai visto un sorriso così spontaneo e sincero: ho un culo grande come una casa (e non mi riferisco alla stazza fisica o che gli esami sono sbagliati): ho delle difese immunitarie molto alte, il fattore di replicabilità del virus (in soldoni, quanto è arzillo e vitale il mio virus) bassissimo... secondo il doc, la soglia dei 350 (se i globuli bianchi scendono sotto quel livello sono cazzi amari e pastiglie assicurate) non la vedrò se non con il binocolo rovescio... ossia tra parecchi anni e forse nemmeno mai.

    mi spiega (finalmente) quale sarà la routine da seguire: un appuntamento ogni 4 mesi (il primo 15 gg dopo per capire se la situazione è stabile) con prelievo del sangue e feedback sulla situazione... se c'è qualche novità degna di nota, mi fa un colpo di telefono lui....

    ... e siamo arrivati all'inizio del 2014: le difese immunitarie sono sempre alte, il fattore di replicabilità è sempre molto basso e io ormai conosco a menadito vizi e virtù delle infermiere e del dottore... che ci posso fare, sono loquace e logorroico e mi piace sapere come stanno le altre persone....

    in questo periodo, ho avuto come credo sia naturale alti e bassi: la prima bronchite dopo il risultato degli esami è stata traumatica... me la sono fatta sotto perchè la settimana dopo avrei avuto il controlllo e temevo risultati totalmente sballati... il doc, per tutta risposta, mi ha guardato come se fossi un marziano: il corpo è in grado di ripararsi da solo, se gli serve qualche aiuto, tu daglielo e sii fiducioso in lui e in te stesso.... e io che ero andato lì con l'elenco degli antibiotici presi, delle linee di febbre... mi sono sentito tanto ma taaaaanto un pollastro.

    cosa dire per concludere: l'esito infausto delle analisi mi ha spinto a voler migliorare me stesso... e mi sono iscritto in palestra, non ho migliorato il mio carattere (ma questo non inficia i parametri vitali) e guardo fiducioso gli anni che mi attendono cercando di non fare cazzate, usando il profilattico e continuando a fare la mia vita di sempre.
     
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  2. nnn4
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    Racconto molto bello e rasserenante. Ovviamente il carattere di una persona, la sua dinamica psicologica e la sua visione della vita influenzano le reazioni ad una diagnosi per fortuna oggi non letale.
    Credo però che l'hiv abbia una connotazione avvolta da un certo moralismo. Le malattie a trasmissione sessuale sono molte, in ultimo l'epatite C, oggi meglio controllata con l'interferon, ma pochi anni fa letale, per esperienza famigliare purtroppo ho sperimentato i risultati di tale malattia.
    Tutto ciò che riguarda la sessualità è sempre connotato da tabu'. Non entro nell'ovvia, ma mai troppo diffusa, educazione alla prevenzione.
    Se la diagnosi fosse di sla, nessuno si sentirebbe moralemente a disagio, io personalemente pregherei di morire al piu' presto, ho purtroppo assistito fino alla morte un malato di sla. La malattia piu' tremenda che conosca. Comprendo benissimo che una diagnosi di hiv porta con se, al di la della malattia, in molto casi un retroterra legato alla propria vita sessuale, ovviamente in occidente. Ho espresso pensieri confusi, me ne rendo conto, ma volevo esprimere la mia stima per l'autore del racconto e la mia rabbia per chi ha usato le malattie come pretesto per connotarle di un valore morale. La Bibbia è piena di questo metodo di valutazione.malattia=peccato. La malattia è peccato si, ma nel fatto che distrugge la felicità dell'essere umano, non la conseguenza del peccato. Il perdono dei peccati nel cristianesimo è sempre prendersi cura delle persone e curare le malattie. Ero malato e mi avete curato.......
     
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  3. nnn5
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    "
    Non esistono malattie, ma malati, cioè un dato modo di ammalarsi proprio di ciascuno e corrispondente alla sua profonda individualità somatica, umorale e psicologica." (don Carlo Gnocchi")
     
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  4. BliZZ85
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    Ho letto il racconto con molto interesse, e mi ha piacevolmente sorpreso il fatto che il protagonista abbia affrontato il suo "dramma" con una forza e un ottimismo non da tutti, non cadendo nel vittimismo e nell'autocommiserazione, anzi, traendo quel che di buono c'era da una situazione cosi delicata.
    La malattia è stata il pretesto per riflettere sull'importanza della salute e sulla sua tutela poichè è largamente diffuso il pensiero che la salute sia data per scontato e che le disgrazie capitino sempre agli altri quando tutti siamo esposti in linea generale, chi più chi meno, agli stessi fattori di rischio quando si tratta di malattie subdole come l'HIV.
    Leggendo la testimonianza di questa persona ho ritrovato molte similitudini con i racconti letti o ascoltati di tante altre persone che trovandosi faccia a faccia con la malattia o dopo aver sfiorato la morte rivoluzionano il proprio modo di concepire la vita ed è li che riscoprono la sua importanza, come se richiamassero alla memoria qualcosa che avevano quasi dimenticato.
    Ritorna sempre lo stesso concetto del "non si apprezza mai quello che si ha fin quando non lo si perde" e purtroppo siamo abituati a non dare mai il giusto valore a quello che abbiamo distogliendo così l'attenzione dalle cose veramente importanti.
    Qualcuno potrà dire che il protagonista del racconto è stato solo tanto sfortunato...ma la sfortuna cosi come la fortuna sono delle variabili che possiamo influenzare noi in molti casi con le nostre azioni e comportamenti.
    Credo che la prudenza sia oltre che una virtù anche una forma di rispetto alla vita stessa.

    I miei migliori auguri vanno alla persona che ha voluto condividere questa sua "disavventura" come testimonianza e monito per tutti :)
     
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  5. gun
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    Sono d'accordo con Blizz.
    Il racconto, anche se drammatico nei contenuti e' affrontato da questa persona in maniera positiva e apparentemente con fiducia e ottimismo. E si sà.. l' ottimismo aiuta molto in questi casi e da una forza in più per affrontare percorsi così difficili e delicati.
    Deprimersi aggravia solamente, non aiuta di certo.
    Come molti di noi, anch io ho conosciuto storie analoghe ed ho amici o conoscenti con lo stesso tipo di patologia.
    Inutile dire che sapere di essere sieropositivo per quanto le cose siano oggi migliorate e' sempre un trauma, uno sconvolgimento nella propria esistenza. Un fatto che ti porta inevitabilmente ad una riflessione e ad una reazione.
    Il modo positivo di affrontare la cosa nel racconto è sicuramente la cosa migliore da fare, ma come sappiamo non siamo tutti uguali e non abbiamo tutti lo stesso animo ne viviamo nello stesso contesto.
    Questo per dire che alcuni di noi non hanno la forza necessaria di prendere con coraggio e speranza la notizia, ma al contrario si sentono crollare il mondo addosso e forse nemmeno ne possono parlare.
    La cosa invece che accomuna tutti, non solo chi teme per la propria vita, minata da una malattia, ma anche coloro che hanno visto la morte da vicino o hanno perso persone care in modo prematuro o innaturale e' appunto la riflessione sulle cose davvero importanti della vita.
    E' un pensiero inevitabile, ti accorgi di quanto siano importanti le cose che prima davi per scontato.
    Cominci ad apprezzare ogni respiro che fai e guardi tutto in maniera molto diversa.
    Non perché si riscopra qualcosa di dimenticato, ma sono convinto perché si comincia a dare un valore personale a tutto quello che ci circonda, ribaltando graduatorie preconcette a cui siamo abituati fin da sempre. Date dal contesto, dall' educazione ricevuta e dal modo di vivere della stessa societa' di cui facciamo parte.
    Una patologia che come diceva Blizzard è subdola e sempre in agguato, che può colpire chiunque se sottovalutata.
    Oggi, nei paesi ricchi, seguendo le nuove terapie si sopravvive. I decessi sono sensibilmente scesi ma i casi di contagio sono in aumento. A questo proposito, proprio oggi si apre una conferenza importante a Roma sull' AIDS.
    Ho scritto un post in merito nella pagina community del sito.
    Continuare a tenere acceso il dibattito e' una delle priorità, perché proprio il calo di informazione da parte dei mezzi d' informazione è la prima causa dell' abbassamento della guardia della popolazione, oltre certo ad altre concause altrettanto rilevanti.

    Edited by gun - 26/5/2014, 12:31
     
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  6. james4
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    Ciao, voglio testimoniare il buon lavoro che ha fatto il dottor Ben nella mia vita. Mi ha curato l'HIV che è stato un grande stigma nella mia vita, ma grazie a Dio onnipotente stavo leggendo di HIV e ho visto un commento di una donna che ha detto che il dottor Ben la cura, l'ho contattata e lei ha confermato che È vero, l'ho presa per contatto con lui, abbiamo parlato e mi ha mandato la medicina che ho usato per soli 14 giorni e oggi sono stato confermato negativo in 4 diversi ospedali. Potete raggiungermi nella mia email: [email protected]. La sua email: [email protected] o il suo indirizzo: +22893464014.

    Può anche curare altre malattie mortali come il cancro, l'ALS, le dainties, può anche rendere la donna incinta con la sua medicina a base di erbe
     
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  7. Vivian Regobert
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    Ciao
    Sono Vivian Regobert
    sto postando questo commento per coloro che hanno l'HIV e hanno bisogno di cura
    La cura del Dr. Muli Jonathan Herbal è garantita al 100% sicura di curare l'HIV.
    Può curare qualsiasi tipo di malattia.
    La mia HUSBAND ed io abbiamo avuto l'HIV per più di 9 anni.
    Ero così malata e il mio carico virale era> 225.000 copie / ml
    Ho visto un post su Dr Muli Jonathan online su come ha curato così tante persone e quanto ha enormemente aiutato molti individui online
    così l'ho contattato e gli ho spiegato la mia situazione
    Ha promesso di mandarmi la sua medicina a base di erbe e dopo 4 giorni ho ricevuto la medicina a base di erbe
    La mia HUSBAND ed io abbiamo usato la medicina a base di erbe per 10 giorni e poi siamo andati per un riesame
    E adesso siamo HIV NEGATIVI
    Grazie Muli Jonathan per il ripristino della pace alla mia famiglia
    Sto condividendo questa testimonianza perché ho promesso al dottor Muli Jonathan che io testimonierò dopo che sono stato curato.
    Puoi raggiungere Dr Muli Jonathan attraverso:
    [email protected]
    Chiama / Whatsapp: +2349038544302
     
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6 replies since 2/4/2014, 22:05   1974 views
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